Quando il 3 settembre 1939 Gran Bretagna e Francia dichiararono guerra alla Germania, la Marina tedesca era assolutamente impreparata a sfidare le flotte delle due potenze alleate che, pur dovendo presidiare anche il Mediterraneo e le colonie asiatiche minacciate da Italia e Giappone, schieravano 22 navi da battaglia, 7 portaerei, 83 incrociatori, 255 cacciatorpediniere e 135 sommergibili. La distruzione della Kriegsmarine fu evitata grazie alla caduta della Francia - che mise a disposizione tedesca le basi da cui porre sotto assedio le isole britanniche - e all'audace applicazione di una "strategia della dispersione" volta a valorizzare l'impiego combinato di mezzi di superficie, subacquei e aerei, elaborando nuove tattiche operative (come il "branco di lupi" per gli U-Boot) o aggiornando al XX secolo antichi metodi di guerra, dalle navi corsare ai campi minati. Gli ammiragli tedeschi furono costretti ad architettare operazioni poco ortodosse, intercettando le linee di traffico mercantile avversario con un pugno di U-Boot e speciali "corazzate tascabili\
DATA | 2013 |
ISBN | 9788862881913 |
NOME DEL FILE | La marina tedesca 1939-1945. Azioni belliche e scelte operative.pdf |
DIMENSIONE | 9,81 MB |
AUTORE | none |
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