Il Pastore di Erma ha goduto di grande fama e apprezzamento tanto che per lungo tempo è stato ritenuto uno scritto canonico al pari di altri libri del Nuovo Testamento. L'opera, scritta in greco, composta da un anonimo in ambiente romano intorno alla metà del II secolo d.C., si presenta come una composizione dialogica ricca di allegorie e visioni simboliche. Il protagonista, Erma, incontra una donna biancovestita, simbolo della Chiesa, che lo guiderà alla comprensione di diversi temi della fede e della morale cristiana. Alla fine essa cede il posto a un'altra figura allegorica, il "Pastore\
DATA | 2007 |
ISBN | 9788831114387 |
NOME DEL FILE | Il pastore di Erma.pdf |
DIMENSIONE | 7,24 MB |
AUTORE | none |
Il "Pastore di Erma", a cura di Maria Monachesi, Roma, Libreria di cultura, 1923. VISIONI VISIONE I. La prima rivelazione della Chiesa. 1. Colui che mi nutrì e crebbe nella sua casa, mi vendette ad una tal Rode, a Roma; dopo un intervallo di molti anni ebbi occasione d'incontrarla di nuovo e allora, ravvisatala, presi ad amarla come sorella.
Il Pastore d'Erma: Le Visioni Il Pastore d'Erma: Le Visioni VISIONI [Vi.I, 1- II, 2] Prima visione L'uomo giusto desidera le cose giuste I, 1. Chi mi aveva allevato a Roma mi vendette a una certa Rode.