Per Hemda Horowitz è tempo di bilanci. Cos'è stato tutto? Qual era la cosa giusta da fare? Come sarà il resto della vita? Da un letto di ospedale, circondata dai due figli a cui ha dato un amore diseguale, la donna ripercorre i ricordi della propria esistenza, ma è il rapporto dell'anziana madre con Dina e Avner il vero cuore del romanzo: se con la figlia ha un legame faticoso e conflittuale, per il figlio prova una sorta di adorazione. Avner è un avvocato che combatte per i diritti delle minoranze, un uomo angosciato, frustrato sul lavoro, tormentato dalla propria inettitudine sentimentale. Dina cerca di essere una madre opposta a quella che ha avuto. Sposata con un fotografo schivo e di poche parole, ha messo da parte la carriera per stare accanto alla figlia adolescente Nitzan. Ma quando quest'ultima si allontana, in Dina si spalanca un vuoto che riempie con il desiderio di accogliere un bambino abbandonato, desiderio che incontra la netta contrarietà della famiglia. Zeruya Shalev non ha paura dei grandi temi, la solitudine, l'amore, la paura, la morte, e con "Quel che resta della vita" ha scritto il suo romanzo più maturo, una toccante esplorazione della vecchiaia, dei difficili rapporti tra genitori e figli, tra fratelli, tra partner, e ci lascia un messaggio potente di speranza, sul potere catartico dell'amore e sulla possibilità di lasciarsi dietro i fantasmi del passato e vivere fino in fondo quel che resta della nostra vita.
DATA | 2016 |
ISBN | 9788807888434 |
NOME DEL FILE | Quel che resta della vita.pdf |
DIMENSIONE | 5,34 MB |
AUTORE | Zeruya Shalev |
Quel che resta del giorno è il capolavoro di Kazuo Ishiguro, tra i più celebrati romanzieri del panorama letterario contemporaneo, a cui nel 2017 è stato giustamente assegnato il Premio Nobel per la letteratura. Il romanzo, scritto sotto forma di diario con lo stile raffinato e sintetico che contraddistingue lo scrittore anglo-giapponese, è successivamente…
Il titolo del romanzo, Quel che resta della vita, non ha solo una evidente apertura al futuro, ma rimanda anche a una sorta di tutela del passato e la famiglia di cui Shalev racconta - la madre Hemda, i figli Dina e Avner, i loro partner e i figli - è composta di figure prigioniere del passato, cui non sono estranee ovviamente nemmeno le ...