La figura di Mario Pannunzio, forse il maggiore intellettuale liberaldemocratico italiano del dopoguerra, suscita ancora, mentre si celebra il centenario della nascita, numerosi interrogativi: era un letterato o un politico, un fascista o un antifascista, un anticomunista viscerale o un filocomunista mascherato, un anticlericale mangiapreti o un cristiano, laico e tollerante? Oggi è possibile rispondere a queste domande grazie a documenti inediti conservati presso l'Archivio della Camera dei deputati e, soprattutto, all'imponente carteggio (circa ventimila lettere scritte in poco più di trent'anni), una fonte indispensabile per saggiarne la dimensione pubblica e quella più intima e privata. È il compito che lo storico e saggista Massimo Teodori affronta con un'accurata interpretazione delle due fasi della vita di Pannunzio: quella dell'umanista a tutto tondo, che si cimenta nella pittura, nella critica letteraria, nella cinematografia e nel giornalismo culturale, e quella - a cui deve la sua fama - di maitre à penser classico e innovatore, dapprima come fondatore del più bel quotidiano dell'Italia repubblicana ("Risorgimento liberale") e poi come direttore del "Mondo\
DATA | 2010 |
ISBN | 9788804601913 |
NOME DEL FILE | Pannunzio. Dal «Mondo» al Partito Radicale: vita di un intellettuale del Novecento.pdf |
DIMENSIONE | 9,52 MB |
AUTORE | Massimo Teodori |
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Mario Pannunzio (Lucca, 5 marzo 1910 - Roma, 10 febbraio 1968) è stato un giornalista e politico italiano.. Fu direttore di Risorgimento Liberale e Il Mondo; come politico, fu tra i fondatori del rinato Partito Liberale e poi del Partito Radicale